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   Dic 21

Robin e Marian (1976)

Titolo Originale: Robin and Marian

Regia: Richard Lester

Interpreti: Sean Connery, Audrey Hepburn

Durata: 106′

Origine: USA

Sean Connery & Audrey Hepburn

TRAMA. Robin di Loxley torna dalle Crociate dopo vent’anni di lontananza. Gli è compagno il fido Long John, che era stato il suo luogotenente nelle imprese della foresta di Sherwood. Mentre si aggirano alla ricerca del vecchio accampamento, si imbattono negli inseparabili Tuck e Will, e insieme ricordano il loro epico passato, scoprendo che Lady Marian si è fatta suora e che il solito intrigante sceriffo di Nottingham la vuole arrestare. Marian infatti è rimasta quell’irriducibile testarda di vent’anni prima; e nel tentativo di aiutarla Robin si ritrova a capo di una nuova rivolta.  Dopo una serie di mirabolanti avventure, durante le quali i due ritrovano un amore che né la lontananza né la scelta di Narian avevano indebolito, si arriva allo scontro finale. Robin propone un “giudizio di Dio”, il duello tra i campioni dei due schieramenti, e nonostante le numerose ferite riesce a battere l’avversario. Ma non sarà più lo stesso, così Marian, piuttosto che attendere una vecchiaia piena di acciacchi, sceglie il veleno per entrambi. L’ultimo gesto di Robin, prima di morire, è quello di scagliare una freccia attraverso la finestra della cella di Marian, che perde nel cielo. Ed è questo l’ultimo fotogramma del film.

L'ultimo Robin Hood

CRITICA. Non è il solito filmone epico sulla saga di Robin Hood, ma non per questo perde punti. Anzi, il tono di struggente malinconia che pervade gli intensi dialoghi dei due protagonisti e l’atmosfera della narrazione lo rende abbastanza unico e particolarmente suggestivo. Ho trovato l’interpretazione dei due colossi quasi struggente anche nelle sequezze dove prevalgono gli aspetti comici. Il finale, oltre a dirci una cosa molto poco americana, e cioè che il tradimento della parola data è un’abitudine dei potenti e che in questo contesto inevitabilmente prevale il male, ci racconta la bella favola dell’amore oltre l’invecchiamento e la morte, metaforizzato in una freccia che vola alta nel cielo. Imperdibile.

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